mercoledì 27 giugno 2012

Caro Dalai

Questo post è per chi adesso vorrebbe non avere le spalle larghe. Per chi vorrebbe per una volta sapere come si sentono quei personaggi che attraversano la vita senza prendersi gatte da pelare, grane, responsabilità e impegni seri.

Momenti che capitano, quando cerchi di dare un significato a quel che stai facendo, e ti sembra di vedere solo che sì, il significato c'è, ma il ritorno in termini di soddisfazione, di senso di completezza, di risultati è così poco.

Caro Dalai, sei a pochi chilometri da me.

Non cambia nulla il fatto che io sia rimasta a casa: io sono al mio posto di combattimento, tu al tuo.

Il significato c'è. Anche se a volte è diverso da come lo immaginavamo in partenza. I risultati si vedranno tra parecchio tempo, nella storia. Nessuno che abbia cercato di vivere cambiando le cose in meglio è morto per niente, in realtà. Coraggio, amico.





1 commento:

  1. Ciao
    ho visto alla televisione il Dalai Lama. Mi emoziona sempre vederlo.

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