lunedì 6 maggio 2013

E che credevate?

Che m'era scesa l'infatuazione?

Naaa naaa. Avevo solo poco tempo per scrivere sul blog. Guardate a che bellissima cosa ho potuto partecipare ai primi di aprile:


https://www.facebook.com/events/138396936325888/

Qui c'è pure il filmato:

Intese buddhisti e induisti con lo Stato italiano - Protestantesimo

Avrei così tanto da dire. Sono passati ormai tre anni e tante cose sembrano andate al loro posto dentro di me. Ho conosciuto persone. Ho messo in pratica cose.

Ma come faccio. C'è così tanto da fare. Appuntamento all'estate prossima, quando avrò più tempo.

mercoledì 2 gennaio 2013

Due. Mila. Tredici.

Buongiorno!!!

No dai, sono sveglia dalle sette eh.

Però ho fatto cose: OTTO sacchi di spazzatura post-festività (differenziata - indifferenziata 4-4), lettura di questo articolo sulla salute in inverno che vi consiglio fortemente:
http://www.yogajournal.com/lifestyle/2808
e poi studio, coccole con, nell'ordine, marito - gatto - gatta - cane, ancora studio...

Cerchiamo di illuminare questo anno che comincia... peggio del 2012 sarà difficile che sia! Io sono molto positiva e carica anche solo all'idea di non dover più SCRIVERE 2012 nelle date.

Oggi comunque siamo con Luna in Vergine, giorno adatto a purificarsi, digiunare e fare la permanente. Non ci penso nemmeno, alla seconda e alla terza, ma direi che la prima possiamo farla tutti, perchè dopo le feste fa comodo qualche giorno di alleggerimento della dieta. Consiglio: tisana di lampone e echinacea, la trovate al supermercato, è di una notissima marca di tè.

Poi se i miei amici non mi avessero letteralmente riempito la casa di cioccolatini sarebbe più semplice eh.

Buon inizio a tutti.






martedì 4 dicembre 2012

Biblioteca alternativa - Il libro della settimana: A come Anonimo Indiano - Bhaghavad Gita

[Sono i capitoli da XXV a XLII del VI libro del Mahabharata, composto tra IV sec. a. C. e IV sec. d. C., e costituisticono l'equivalente del Vangelo per gli induisti]

48. Non prendere la via dell'inazione ma agisci, compi il tuo dovere senza però attaccarti alle conseguenze dell'azione credendo di esserne la causa.

49. Segui la via dello yoga, o Arjuna, liberati da tutte le attività interessate e impegnati in questa disciplina dell'agire esercitando il controllo dei sensi.

50. Abbandonati completamente nel servizio di devozione e liberati da ogni preoccupazione materiale, poichè chi si attacca ai frutti delle sue attività è da compatire.



domenica 22 luglio 2012

Qualcosa su cui tornare

LE 37 PRATICHE DEL BODHISATTVA
di Thogme Zangpo

(alcune strofe sulle quali per me val la pena riflettere in questo momento... per le altre che compongono il testo non mi sento pronta)

2- L’affezione verso gli amici fluisce come l’acqua.
L’astio verso i nemici brucia come il fuoco.
Immersi nel buio dell’ignoranza non si vede cosa accogliere e cosa rifiutare.
Abbandonare l’idea di appartenenza alla terra ove si dimora
E’ la pratica di un Bodhisattva.


3- Evitando i luoghi negativi, le afflizioni mentali gradualmente diminuiscono.
Senza distrazioni, gli atteggiamenti virtuosi si accrescono naturalmente.
Quando la mente diviene chiara, nasce la certezza nel Dharma.
Restare nella solitudine di questa quiete mentale
E’ la pratica di un Bodhisattva.


4- Vecchi amici e parenti si separeranno (da un Bodhisattva).
Possedimenti acquisiti con grande fatica saranno lasciati alle spalle.
L’essenza, l’Ospite, lascerà l’identificazione con la dimora corporea.
Abbandonare questa vita materiale
E’ la pratica di un Bodhisattva.


5- Quando l’amicizia con qualcuno causa l’aumento dei 3 veleni (attaccamento, avversione,
ignoranza)
E ostacola l’attività di ascolto, riflessione e meditazione,
Distruggendo la gentilezza amorevole e la compassione,
Rinunciare a questa amicizia
E’ la pratica di un Bodhisattva.


6- Quando la fiducia in qualcuno fa decrescere i difetti
E le tue qualità positive crescono come la luna crescente,
Avere cura di un tale amico spirituale più di se stessi
E’ la pratica di un Bodhisattva.


16- Se qualcuno di cui hai cura con così tanta attenzione come se fosse tuo figlio
Ti considera come un nemico,
Allora, come una madre il cui figlio è malato, amare ancora di più questa persona
E’ la pratica di un Bodhisattva.


20- Se non hai dominato il nemico della tua rabbia interiore
Combattendo solo gli ostacoli esterni, questi potranno solo moltiplicarsi.
Quindi, con l’arma della gentilezza amorevole e della compassione,
Il dominare la tua mente
E’ la pratica di un Bodhisattva.


31- Se non hai analizzato la tua propria confusione,
Potresti costruire una facciata in linea con il Dharma
Mentre il tuo comportamento sarebbe opposto,
Quindi, analizzare incessantemente la tua deludente illusione e abbandonarla
E’ la pratica di un Bodhisattva
.


35- Una volta abituati alle afflizioni mentali
E’ difficile curarle con antidoti.
Quindi, con il rimedio della consapevolezza mentale
Eliminare le afflizioni mentali nel momento in cui affiorano
E’ la pratica di un Bodhisattva.


mercoledì 27 giugno 2012

Caro Dalai

Questo post è per chi adesso vorrebbe non avere le spalle larghe. Per chi vorrebbe per una volta sapere come si sentono quei personaggi che attraversano la vita senza prendersi gatte da pelare, grane, responsabilità e impegni seri.

Momenti che capitano, quando cerchi di dare un significato a quel che stai facendo, e ti sembra di vedere solo che sì, il significato c'è, ma il ritorno in termini di soddisfazione, di senso di completezza, di risultati è così poco.

Caro Dalai, sei a pochi chilometri da me.

Non cambia nulla il fatto che io sia rimasta a casa: io sono al mio posto di combattimento, tu al tuo.

Il significato c'è. Anche se a volte è diverso da come lo immaginavamo in partenza. I risultati si vedranno tra parecchio tempo, nella storia. Nessuno che abbia cercato di vivere cambiando le cose in meglio è morto per niente, in realtà. Coraggio, amico.





lunedì 5 marzo 2012

Crescita, lenta, ma crescita

"Saremo in grado di comprendere quali pratiche devono essere poste in rilievo e applicate come metodi fondamentali negli specifici stadi del nostro addestramento, e in che modo tutti gli altri insegnamenti diventano in tal caso temporaneamente secondari, ossia istruzioni accessorie rispetto a quelle provvisoriamente fondamentali."
(Lama Tzong Kapha)



In questo viaggio tutto quel che succede dipende dal livello di chiarezza cui è giunta la nostra mente. Questo concetto mi è familiare fin da quando ho incontrato lo yoga come mera disciplina fisica: ognuno di noi SA a che punto è. Perciò fa le cose secondo un suo ritmo, una sua spirale di sviluppo, che può apparire completamente unica. E quando dico "fa le cose" intendo qualsiasi cosa: decidere fino a che punto sforzare un muscolo nella posizione yoga, acquisire una nuova abitudine nella routine quotidiana, stare seduti o camminare meditando, studiare il Dharma, interagire con gli altri, fare scelte personali, familiari, professionali.
Tutto è pratica, tutto insegna qualcosa, tutto richiede di essere pronti e tutto richiede di essere assimilato dal praticante nella sua mente, di diventare parte di lui.



"Tutto ciò incoraggia la fiducia in se stessi e il senso di responsabilità personale, due qualità molto importanti lungo il sentiero buddhista."
(S. S. Tenzin Ghyatso, il XIV Dalai Lama)

venerdì 24 febbraio 2012

Happy Losar!

Due immagini rubate all'album di Piero Sirianni per illustrare i festeggiamenti del capodanno tibetano svoltisi a Pomaia: il lancio beneaugurale della farina e una curiosa torta buddhista...